A Napoli torna “Zoorassic Park” e apre il nuovissimo Anfibiario

Dopo il successo dello scorso anno, torna (fino al 25 ottobre) “Zoorassic Park!” allo Zoo di Napoli, appuntamento imperdibile, in collaborazione con Xone Srl. Un tuffo nelle ere preistoriche, facilmente adattate nell’ambiente naturale del parco zoologico, dove oltre 20 “esemplari giganti”, di cui 12 Animatronics, sono tornati a far sognare i bambini e spingerli a immaginare la realtà di allora in tutta la sua maestosità, lasciando spazio alla fantasia, solo ipotizzando per assurdo, il pericolo per gli umani, nell’imbattersi con tali giganti. Tutte le specie sono esposte allo Zoo di Napoli, nella loro grandiosità e così come nei film, si possono ammirare da vicino, i magnifici Dinosauri pronti a interagire al passaggio dei visitatori con movimenti ed effetti sonori da lasciare sbalorditi grandi e bambini.

Zoorassic

In più quest’anno, per rendere più completa l’esperienza nel passato, è stata aggiunta una sezione dedicata interamente alla preistoria e alla comparsa dell’uomo sulla terra. Un passaggio dovuto, grazie anche alla curiosità dei bambini, che hanno interagito con le guide e i keeper del parco già dallo scorso anno rendendo le domande un pretesto in più per fornire risposte scientifiche da condividere con tutti allo Zoo di Napoli. Quest’anno inoltre basterà un biglietto unico, valido per tutta la giornata, per aver accesso all’intero Parco Zoologico + Parco dei dinosauri. Nello specifico under 3 e over 70 -> GRATIS, da 4-10 anni -> 10 euro, per tutti gli altri intero -> 15 euro. Sarà un viaggio nel tempo insomma, o meglio nella preistoria, per conoscere “dal vivo” gli antenati più remoti e le magnifiche specie di dinosauri con specifici approfondimenti per dare risposte ad ogni curiosità, come ad esempio dove vivevano, di cosa si nutrivano, fino alle abitudini e le tecniche di sopravvivenza.

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Dallo Zoo di Riga, in Lettonia, al Giardino Zoologico di Napoli le scoperte non finiscono mai. 

Un motivo in più per visitare lo Zoo di Napoli è il nuovissimo Anfibiario, considerando il fatto che non ci sono altre strutture del genere in Italia. Da pochi giorni infatti, la visita all’area anfibi è permanente, e rappresenta un’esclusiva, per il giardino zoologico che non si è mai fermato ed anche durante questi duri mesi di lockdown, con la cura dello staff scientifico, si è impegnato nell’ideazione e allestimento di una nuova area, questa volta interamente dedicata agli anfibi. Ma chi sono gli anfibi? Si tratta di una classe di vertebrati molto antica di cui fanno parte le prime forme di vita ad aver lasciato l’ambiente acquatico per colonizzare la terraferma. Questi piccoli animali si riconoscono da una caratteristica distintiva: la loro pelle è sottile e sempre umida in quanto partecipa alla respirazione e permette gli scambi gassosi, motivo per cui, nonostante siano stati i primi a esplorare la terra ferma milioni di anni fa, hanno bisogno di vivere in ambienti estremamente umidi e di riprodursi in acqua.

Trachycephalus resinifictrix ÔÇô Milk frog Dendrobates leucomelas ÔÇô Rana freccia dalle bande gialle

Il nuovo anfibiario dello Zoo di Napoli, esclusivo in Italia, riproduce in piccolo gli ambienti umidi e di sottobosco in cui vivono numerose specie di rane. Cascate, orchidee nane, begonie, felci e ciottoli insieme a tanti altri elementi che vanno a formare ecosistemi protetti nelle teche in vetro in cui poter ammirare ad esempio la Rana freccia dalle bande gialle (Dendrobates leucomelas) nota, come le altre specie appartenenti alla stessa famiglia, per le potenti tossine presenti a livello cutaneo, usate per avvelenare le punte delle frecce. L’area allestita allo Zoo di Napoli, ospita in totale otto specie di rane provenienti dallo Zoo di Riga in Lettonia, tutte da scoprire e cercare all’interno degli habitat appositamente studiati per loro. Un’occasione, quella della visita al parco e all’area anfibi, per riflettere sulla costante distruzione di habitat che interessa il nostro pianeta, le specie appartenenti alla classe degli anfibi infatti, essendo legate ad ambienti con specifiche caratteristiche chimico-fisiche e particolarmente delicati, sono considerate gravemente a rischio di estinzione.