Grande successo al Teatro San Carlo di Napoli, per Bono Vox che, per la prima volta, ha portato in Italia il suo acclamato “Stories of Surrender”. Lo spettacolo del cantante degli U2, prodotto da Live Nation e diretto da Willie Williams, ha segnato l’uscita di “SURRENDER: 40 Songs, One Story”, il libro di memorie best-seller del New York Times e del Sunday Times, in cui Bono scrive su cosa e chi lo ha portato al successo, rivelando anche la sua “…insicurezza infantile, che è la tua unica sicurezza” come artista, e la fede che lo sostiene. Per questo spettacolo molto speciale al San Carlo, davanti a quasi 1400 spettatori, Bono è stato affiancato dalle musiciste Gemma Doherty (arpa, tastiera, voce) e Kate Ellis (violoncello, tastiera, voce), oltre che dal direttore musicale Jacknife Lee.
foto Live Nation Italia – Kevin Mazur, Getty Images


Due ore è durato il coinvolgente spettacolo che diventerà un film e che si è chiuso, si legge su Repubblica, con la standing ovation quando Bono, particolarmente emozionato, ha cantato a cappella “Torna a Surriento”. Nel corso della serata la star irlandese ha urlato “Campioni”, in onore della vittoria del terzo scudetto del Napoli, e si è esibito in alcuni classici, da Beautiful Day a With or Without You, da Sunday Bloody Sunday e Vertigo a Where the Streets Have No Name. Bono ha ricordato papa Giovanni Paolo II, Luciano Pavarotti definendolo il “Vesuvio della musica”, Bob Dylan, i Beatles, Bob Marley e Patti Smith, ricordato lady Diana, il Live Aid del 1985 e Bob Geldof, e pronunciato parole di pace.
foto: Kevin Mazur, Getty Images
A Napoli, Bono Vox ha festeggia il suo 63esimo compleanno, cenando da Mimì alla Ferrovia, e assaggiando un po’ di tutto, dalla mozzarella di bufala al peperone ‘mbuttunato, dai friarielli agli spaghetti con le vongole, fino al babà e alla pastiera, e alla domanda se avesse allergie, si legge sull’Ansa, ha risposto: “I’m only allergic to Juventus’!!!! Forza Napoli Sempre!“. A Napoli il leader degli U2 ha visitato privatamente la Cappella Sansevero con la presidente del museo Maria Alessandra Masucci e il sindaco Gaetano Manfredi, e sul libro degli ospiti ha scritto: “Veiled Christ’s crying someone else’s tears. Grazie“.
Prima dello spettacolo, gli spettatori hanno ricevuto una email in cui Bono ha confessato che, per lui, esibirsi nello storico teatro napoletano, era “un sogno“, anche per la possibilità di rendere omaggio a suo padre, Brendan Robert Hewson, “che era un bel tenore“. E, ha aggiunto: “Faremo un film di questo sogno e vorrei chiedervi aiuto per far prendere vita a questa storia fantastica. Invito voi, i meglio vestiti d’Europa, di venire eleganti per la nostra notte al teatro dell’opera“.